Scopri il mio sistema di lavoro e i segreti che la tua banca e assicurazione non vogliono rivelarti.

By | 30 Marzo 2015

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In questo articolo peccherò di autoreferenzialismo!

In sostanza ti  racconterò qual è il mio sistema di lavoro e quanto sono “bravo” nel mio settore rispetto alla concorrenza. La cosa triste però sarà rivelarti a quale prezzo ciò è accaduto e grazie a chi e a che cosa.

Segui questo breve racconto personale.
Ho iniziato il mio percorso lavorativo in uno dei più grandi gruppi bancari a livello mondiale, era il periodo post crisi 2001 e come tutti i neoassunti laureati iniziai la mia formazione all’ interno di questa azienda. Tutto scorreva tranquillo: si acquisivano nuove competenze e il mio profilo lavorativo cresceva sempre di più. Iniziai il mio contatto con il pubblico molto presto, perchè mi fù detto essere un soggetto su cui puntare grazie alla mia preparazione. Così iniziai ad avere i primi clienti che affidavano alla mia gestione i loro patrimoni: inizialmente si trattava di somme non elevate, ma poi col passare del tempo crescevano le mie competenze ed insieme il numero di clienti e soprattutto il livello di patrimoni che mi veniva affidato dai risparmiatori.

Erano anni difficili perchè la crisi del 2001 aveva bruscamente risvegliato da un bel sogno tutti i risparmiatori. C’ erano state forti perdite in borsa ed era arrivato il conto molto salato di un problema che fino ad allora nessuna aveva mai voluto considerare: il RISCHIO. Tutti investivano in borsa, i rendimenti speculativi erano a due cifre e gli addetti ai lavori non badavano a informare i propri clienti di quale rischio si assumevano entrando in certi strumenti.

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Il comandamento delle banche era uno solo: VENDERE.

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A dire il vero, dai racconti dei miei colleghi, non si faceva neanche molta fatica a vendere, i clienti entravano già con l’ intenzione di acquistare qualsiasi cosa avesse un rendimento a due cifre, forse retaggio dei vecchi bot. Purtroppo, nonostante questa tragica esperienza, per i risparmiatori non cambiò nulla. Nel senso che cambiarono i prodotti, ma non il modo di venderli . Il comandamento restava sempre lo stesso: vendere ad ogni costo.

Siccome però si faceva fronte alle diffidenze del cliente, la raccolta iniziò a diminuire e la banca per la quale lavoravo, come tutte le altre banche, iniziò ad introdurre il meccanismo del budget, cioè gli importi che dovevamo raccogliere entro un certo tempo e con alcuni prodotti piùttosto che con altri, pena il mancato guadagno dei premi produzione e il licenziamento, se la cosa si ripeteva per troppo tempo.

Per me  fù difficile raccogliere gli importi davvero elevati che venivano assegnati, ma lavorando duramente e preparandomi sempre di più, riuscì a fare oltre quello che mi era stato assegnato.

Ad un certo punto però fui chiamato da uno dei manager di direzione, il quale mi disse che come giovane di punta e grazie al mio profilo tecnico, ero stato scelto per collocare alcuni prodotti particolari che il mercato “richiedeva” (tradotto: bisognava fare entrare nei portafogli dei clienti) in quel momento. La formazione però che mi fù impartita non era del solito livello e questo destò in me già le prime perplessità sull’ operazione, ma il mio pensiero del tempo nei confronti della banca per la quale lavoravo e per gli uomini che la componevano a tutti i livelli, non era “malizioso ed esperto” come oggi.

Per me che ero stato educato e cresciuto all’ insegna della forza degli ideali e dei valori, non era immaginabile che un’ istituzione come la banca, avente funzione pubblica riconosciuta dalla Costituzione e dal codice civile, potesse pensare e commercializzare qualcosa di dannoso per i propri clienti, inoltre c’ era stata l’ esperienza del 2001 e quindi a mio modo di vedere potevano solo migliorare per i clienti.

 

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Insomma vedevo la banca come la casa del risparmiatore, tra entrambi vigeva un patto di lealtà: io (banca) ti aiuto perchè tu possa stare sereno nei momenti  difficili. Questo era per me la Banca!

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Quindi carico di queste certezze mi accinsi a studiare il prodotto e il tipo di clientela che avesse il profilo giusto per farlo. All’ epoca non sapevo ancora quanto fossero importanti le esigenze specifiche del singolo cliente, mi preoccupavo solo del profilo di rischio del cliente e non anche, come oggi, dei suoi bisogni.

Mi fissarono un appuntamento con un manager di direzione al quale illustrai con fierezza il mio lavoro sulla selezione dei clienti e lì ebbi la mia prima forte delusione sull’ etica di una banca.

Sì perchè sai cosa rispose il manager dopo avermi fatto parlare???

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Eccoti la prima risposta che deve farti capire cosa sei per una banca, assicurazione o posta, al di là dei teneri proclami che vedi nelle pubblicità. Conserva con cura questa risposta perchè dovrai utilizzarla per proteggerti dalla dolce e subdola aggressione del mercato. Leggi le parole del manager.

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“Cristian”, già lì avrei dovuto capire che le cose si sarebbero messe male per me e i miei clienti, infatti di solito mi dava del lei!!

“Cristian hai fatto un buon lavoro, ma perchè diventi eccellente devi estendere la vendita di questo prodotto a tutti i tuoi clienti, tanto un pò di veleno preso a piccole dosi non fà male a nessuno”.

Uscì dalla stanza in silenzio e quando ne parlai con i miei colleghi la cosa non li scalfì affatto, anzi mi dissero che era un incarico di prestigio che mi avrebbe messo in luce per altre cariche.

Nello stesso periodo accadde un’ altra cosa grave. Tieni presente anche questo episodio perchè è il secondo comportamento che dovrà aiutarti a fare luce sui tuoi risparmi.

Un mio cliente aveva una forte disponibilità di denaro che gestivo con uno strumento a capitale garantito, visto il suo profilo di rischio basso. La banca applicò però un tasso d’ interesse inferiore rispetto a quello che il cliente aveva sottoscritto, così mi recai dal manager convinto che si trattasse di un errore e che avremmo subito rimediato e invece arrivò la seconda delusione.

Il manager mi rispose che con una mia firma sul modulo avremmo resa valida l’ applicazione di un tasso inferiore e la colpa sarebbe ricaduta sul cliente che, secondo la banca, non avrebbe sottoscritto il prodotto nei tempi stabiliti per ottenere l’ interesse maggiorato. Ancora una volta uscì dalla stanza senza dire una parola, ma questa volta non raccontai niente a nessuno e iniziai a scrivere dell’ accaduto ufficialmente via mail ai vari manager, innescando un meccanismo tale per cui nessuno voleva assumersi la responsabilità di ciò che si stava per fare.

Il risultato fù che io venni messo in condizione di lasciare la banca, ma intentai causa per la condotta subita in prima persona e dal mio cliente. Fortunatamente al cliente fù applicato il tasso che aveva sottoscritto, mentre per me la magra consolazione di una conciliazione finita senza danni a mio carico, ma con l’ onere delle spese legali del mio avvocato.

Da lì il mio percorso lavorativo iniziò una ripida salita verso il potenziamento della mia specializzazione (gestione protetta del patrimonio e previdenza). Dico rapida perchè la formazione specifica fù tutta a mie spese, come lo è tutto ora, ma con la certezza che non avrei mai più sottoposto me e i miei clienti al gioco al massacro di banche , assicurazioni e poste.

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Il mio lavoro oggi, grazie a questo doloroso percorso, ha benenficiato di un forte vantaggio: sapere come agiscono i miei concorrenti dietro le quinte per proporre qualcosa di totalmente diverso.

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Oggi più di ieri tu rappresenti “carne da macello” per il mercato e la riprova è data dal fatto che anche le Poste hanno accettato di sedersi a questo lauto banchetto! Avrai notato come ti arrivino offerte di acquisto di prodotti finanziari che nulla hanno a che vedere con le raccomandate e i libretti di risparmio!

Ciò che guida la logica di queste strutture è realmente, come dice la loro pubblicità, una consulenza a 360°, purtroppo per te questo si traduce nel fatto che tu stai al centro come un secchio di spazzatura da riempire e questo accade perchè oggi più di prima la concorrenza è spietata e la logica dei budget guida i consigli “disinteressati” che questi signori vogliono “donarti”.

Tutti abbiamo conoscenti, amici e “amici degli amici” che lavorano in questo settore, ma se lavorano come dipendenti solo la loro coscienza potrà salvarti dalla morte certa di un consiglio “disinteressato” perchè i budget vanno rispettati altrimenti si perdono i premi produzione e si rischia il posto di lavoro. Ecco perchè poi si giustifica il tutto con la frase “se non lo faccio  io qualcun altro lo farà, allora tanto vale che lo faccio io così almeno guadagno qualche cosa” .

Ora ti è più chiaro come stanno realmente le cose tra te e il mercato???

Per tutto questo ho deciso di non essere un dipendente di questo settore ed  imposto il mio sistema di lavoro su i seguenti punti:

  1. svolgere un’ analisi delle 3 aree di interesse della persona: famiglia, lavoro e patrimonio

  2. rilevo le esigenze, i problemi e gli eventuali strumenti finanziari/assicurativi/postali già in essere per valutarne l’ efficacia

  3. trovo, se possibile, una soluzione idonea a risolvere le esigenze rilevate

Tutto ciò senza alcun impegno e gratis. Non perchè sono buono o ricco ereditiero, ma perchè nel tempo ho visto che 7 volte su 10 chi viene in contatto con me comprende 3 cose che fanno la differenza,  diventando mio cliente:

  •  perchè banche, compagnie e poste ti consigliano certi strumenti piuttosto che altri;

  • quali strumenti efficaci utilizzare per risolvere le tue esigenze ;

  • conosce strumenti per la gestione protetta del tuo patrimonio che il mercato non vuole farti vedere.

Gli effetti che ottieni da questo sistema di lavoro sono:

  1. il tuo capitale garantito sempre;

  2. non perdi mai i rendimenti acquisiti;

  3.  bonus fiscali direttamente in busta paga fino al 62% grazie alle somme che accantoni negli strumenti che banche, compagnie e poste non ti consigliano perchè sei libero di versare quando vuoi e quanto vuoi e non costretto a versare per lunghi orizzonti temporali;

  4. protezione del nucleo familiare con capitali consistenti in caso di morte o malattia.

Ho voluto raccontarti una parte della mia storia lavorativa ed il mio sistema  di lavoro perchè potessi avere un mezzo di contrasto per decifrare due modi di operare. Scegli quello che ritieni più adatto a te e se sceglierai il mio, sarò onorato di essere il tuo consulente di fiducia.

 

Se vuoi ricevere un’ analisi TOTALMENTE GRATUITA della tua situazione, non basata su opinioni o considerazioni commerciali, ma su un metodo SCIENTIFICO, puoi contattarmi via cell. al 366.3344865 o via mail al cristian.paolillo@risparmioeprotezione.com

A presto

 

 

 

2 thoughts on “Scopri il mio sistema di lavoro e i segreti che la tua banca e assicurazione non vogliono rivelarti.

    1. Cristian.Paolillo Post author

      Si Max, credo fortemente che sia importante essere trasparenti e diretti. Le persone hanno bisogno di informazioni con contenuti, non si può pensare che un prodotto sia buono per tutti. Deve essere adatto a risolvere un problema, se non può risolverlo bisogna avere l’ onestà intellettuale di dirlo. Un cliente non può essere considerato un pollo da spennare!

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