Se sei un dipendente pubblico e ogni mese non hai i soldi per tirare avanti, allora leggi e ti spiegherò come fare a cambiare rotta.

By | 9 Giugno 2016

foto-cristianSei un dipendente pubblico e da qualche anno non riesci ad accumulare un solo euro alla fine del mese.

 

NO, non è una domanda. Conosco molto bene la tua situazione ed è per questo che sono certo di ciò che scrivo.

 

La colpa la attribuisci al blocco stipendiale, al cambio dell’ euro, alla vita che si è fatta più cara, al fatto che i figli crescono e anno le loro esigenze che, per inciso, non sono quelle che avevi tu alla loro età! Tu non giravi con un cellulare di almeno 300 euro, anzi tu non giravi proprio con il cellulare perchè non solo non esisteva, ma avevi le figurine e il pallone e tanto ti bastava!

 

Questa oppressione dettata dalla spesa è la causa per cui hai inziato il primo finanziamento nonostante avessi già il mutuo.

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Forse come la buona parte dei dipendenti pubblici hai acceso una cessione del quinto dello stipendio con successiva delega, perchè i soldi della cessione erano già spesi prima di arrivare e questi della delega, invece, volevi tenerteli sul conto corrente come riserva. O almeno è quello che ti ha consigliato il collega “sapientone” che legge il sole 24 ore o l’ operatrice dellla banca/finanziaria che ti ha “caldamente” consigliato l’ operazione visto il tasso conveniente che non ti sarebbe ricapitato una seconda volta.

 

Questo “rito” con cui spendi i tuoi soldi, che si ripete ormai da tempo, deve darti un primo spunto di quanto sia impossibile oggi amministrare i tuoi soldi con le conoscenze di 20 anni fa quando non esistevano affatto alcune voci di spesa.

 

Il mondo è diventato veloce, ciò che non esisteva solo 3 anni fa, oggi esiste e tu sei rimasto ad amministare le tue risorse con conoscenze che non sono aggiornate. Non puoi permettertelo!!!

 

Continuare ad alimentare un certo tipo di convinzioni sui soldi e sul modo di amministrarli può portarti a ridurre fortemente il tuo patrimonio nel giro di pochi anni.

 

Pensi di poter gestire il tuo denaro con gli stessi strumenti con cui lo facevano i tuoi genitori o i tuoi nonni sposando il detto antico che i soldi “è meglio tenerli sotto la mattonella”, o l’ altro che dice “chi lascia la strada vecchia per la nuova…” o peggio ancora “il mattone è l’ unico investimento”?

 

Davvero pensi che queste “formule magiche” ti metteranno a riparo da crisi economiche e conseguenti effetti ? Davvero credi che mettere la testa sotto la sabbia e tenere i tuoi soldi nel libretto di risparmio alle poste sia la soluzione al problema??

 

La verità è che te la stai raccontando per paura di dover evolvere in un risparmiatore più aggiornato rispetto ai tempi in cui vivi.

 

Sai qual è il modo per poter affrontare questa paura? CONOSCERE.

 

E allora iniziamo con il conoscere i motivi per cui queste vecchie credenze rischiano di essere deleterie, se usate per la gestione del denaro di una famiglia del XXI° SEC.

 

Prima di tutto tieni presente questa prima nuova credenza:

 

il denaro è neutro, non è buono o cattivo ed ha le sue regole ”

 

Te lo ripeto, il denaro ha le sue regole. E sono anche molto rigide.

 

La prima regola è: “ il denaro segue le emozioni che gli attribuisci”.

 

Se tratti il denaro con rispetto riesci a farlo fruttare. Intendo dire che devi prendertene cura utilizzandolo per qualcosa che ha “valore” e “costituisce un buon fine”.

 

Fai molta attenzione a non concentrarti solo sulla parola “buon fine”, perchè può essere erroneamente interpretato come buon fine anche quello di indebitarti per non far mancare nulla alla tua famiglia, ma sicuramente non è una cosa giusta da fare.

 

Chiediti come mai invece di indebitarti per non far mancare nulla alla tua famiglia, non fai il contrario e ti orienti verso la gestione del risparmio.

 

Concentrati invece sulla parola “valore”, questa sì che ti fornisce il giusto orientamento e sà guidarti nelle scelte come una bussola “finanziaria” .

 

Infatti, se tratti i tuoi soldi con avidità, perchè averne sempre di più appaga il tuo bisogno di importanza, puoi notare che la tua spesa è orientata a beni di consumo voluttuari per apparire la persona che senti d’ essere, completamente disconnessa da quello che realmente sei.

 

Magari non so, pensi di essere uno che si gode la vita e che gli altri invidiano per questo tipo di atteggiamento e invece sei uno che vive una condizione modesta e che dovrebbe pensare a pianificare le risorse necessarie agli studi dei figli.

 

Questo purtroppo ha un tremendo effetto, sai quale?…non ti fa vivere nella realtà e presto accederai al credito per mantenere un tenore di vita che non puoi sostenere, con le certe conseguenze che puoi immaginare.

 

Hai mai visto uno che vuole apparire, sapersi disciplinare difronte ad una condizione fuori controllo? Sarebbe come chiedere ad un giocatore, che stà perdendo una fortuna, di rinsavire per non perpetrare nell’ errore.

 

A testimonianza di quello che ti stò dicendo ti pongo questa domanda:

 

Hai mai fatto, tu, un tuo collega o una persona che conosci, un finanziamento per pagare la polizza in caso di morte, oppure per accantonare i soldi nella previdenza o ancora per coprire la famiglia dal rischio malattia???…No vero?!

 

Immaginavo la triste risposta.

 

Allora come credi che i soldi possano aumentare se non vengono impiegati secondo il principio del “valore”??!!!

 

Cominci ad intuire la differenza tra spendere secondo “valore” e non secondo un “buon fine” ??? Quest ultimo è solo un risultato, mentre il primo è la motivazione di un giusto risultato.

 

Prova ora a dirmi che è meglio comprare la bella macchina per apparire anziché pianificare il risparmio per le esigenze della tua famiglia.

La seconda regola è :

 

Il denaro è un moltiplicatore di ciò che sei”

 

Se sei avido moltiplicherà la tua avidità e gli effeti che ne conseguono.

Se sei paziente e pianifichi i tuoi risparmi e i tuoi investimenti secondo il principio del “valore”, allora moltiplicherà la capacità di saper gestire con pazienza e oculatezza il tuo denaro e il tuo patrimonio crescerà .

Riuscirai a circondarti di professionisti validi ed in grado di aiutarti nella gestione produttiva del tuo patrimonio.

 

Ora alla luce di queste due regole ritieni che il tuo patrimonio sia correttamente gestito?…e se ti dicessi che esiste ancora tanto altro da scoprire e che abbiamo visto solo la punta dell’ iceberg?

 

Saresti disposto a scendere più in profondità per capire cosa fare?

Bene, allora cosa mi risponderesti se ti ponessi le seguenti domande:

 

  1. Hai protetto il tuo reddito?
  2. Hai protetto il tuo patrimonio?
  3. Hai pianificato i tuoi risparmi ?
  4. Hai pianificato i tuoi investimenti ?

 

La tua banca/promotore/poste ti ha mai fatto una corretta analisi della tua situazione alla luce delle domande che ti ho appena posto?

 

Se si tieniti stretto questa persona.

 

Se invece non hai questa fortuna allora chiediti in primis se vuoi davvero un professionista che lavori così per te oppure ti vanno bene i pacchetti preconfezionati che ti vengono proposti.

 

Per capire ancor di più la porata delle cose che ti stò dicendo, ti invito a rispondere a queste altre domande:

 

Cosa succede alla tua famiglia se vieni a mancare o se rimani invalido per malattia o incidente?”

 

Quanti soldi puoi risparmiare se gestisci il tuo patrimonio considerando gli aspetti legali legati alla successione?”

 

Quante tasse puoi risparmiare se utilizzi la legge sulla previdenza?”

 

 Ecco, ora che siamo arrivati alla fine, fermati un attimo e pensare se difronte agli argomenti che abbiamo esplorato insieme, c’ è ancora lo spazio per ragionare secondo quei vecchi luoghi comuni che abbiamo visto inizialmente?

 

Se vuoi ricevere un’ analisi TOTALMENTE GRATUITA della tua situazione, non basata su opinioni o considerazioni commerciali, ma su un metodo SCIENTIFICO, puoi contattarmi via cell. al 366.3344865 o via mail al cristian.paolillo@risparmioeprotezione.com

 

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